V. 12 (2009)
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«Mañana no nos vamos». Tierra roja, una Fuente ovejuna mineraria di Alfonso Sastre

Pubblicato 2023-07-12

Parole chiave

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Abstract

Alfonso Sastre si è già conquistato convinti apprezzamenti nel circuito teatrale spagnolo con Escuadra hacia la muerte, quando, conclusa la composizione de La mordaza, nel 1954 scrive Tierra roja. Abbozza il canovaccio dell’opera ad aprile ma ne comincia la scrittura, protrattasi per circa un mese, solo ad ottobre. Esattamente due anni dopo, nell’ottobre del 1956, a Parigi (dove trascorre circa sei mesi grazie a una borsa della UNESCO, dopo essere stato processato in patria dal “Tribunal de orden público”) realizza alcuni ritocchi, tra cui la significativa “coda” che cambia il significato dell’opera e ce ne consegna la versione
definitiva. Occorrerà attendere ancora diversi anni perché, nel 1963 (Madrid, Bullón), la pièce veda la luce nel volume dall’esplicito titolo Cuatro dramas de la revolución, assieme a El pan de todos, Guillermo Tell tiene los ojos tristes e En la red.